La potatura invernale è detta anche “potatura secca” perché si esegue durante il riposo vegetativo. Il periodo ideale è compreso tra novembre e marzo, ma tutto dipende dalla zona geografica e dalle condizioni climatiche in cui si trova il vigneto.
La potatura secca ha l’obiettivo di conseguire l’equilibrio tra l’attività vegetativa e l’attività produttiva della pianta e ha ripercussioni sulla resa e sulla qualità dell’uva che si raccoglierà durante la vendemmia.
Perché utilizzare la potatura secca sulla vite?
Per mantenere il vigneto in buona salute e garantire una buona costanza produttiva, la potatura secca è indispensabile. Se le chiome sono ben arieggiate, infatti, il rischio di insorgenza di malattie si ridurrà al minimo. Una potatura della vite ben eseguita aiuterà anche a ottenere un’elevata qualità dell’uva per quel che riguarda dimensioni, colore e sapore.
Quando viene utilizzata la potatura secca?
La potatura secca, come detto precedentemente, si svolge durante il periodo invernale e, in rari casi, primaverili. Questo tipo di intervento stabilisce forma e dimensione della vite, quanto vivrà, quanto si ammalerà, nonché la resa e la qualità dei frutti. È importante sottolineare che una potatura precoce porterà a un germogliamento anticipato, mentre una potatura tardiva tenderà a ritardare la nascita dei germogli. Nelle aree soggette a ritorni di gelo si preferisce potare la vite in epoca tardiva, quindi poco prima dell’apertura delle gemme. Questa scelta ritarda il germogliamento e dunque protegge la nuova vegetazione.
Come si effettua la potatura secca sulla vite?
Con la potatura secca s’interviene sui tralci, che sono i rami con 1 anno di età. In generale, quelli di media grandezza sono più fruttiferi di quelli molto vigorosi o troppo sottili. I tralci prescelti devono avere sempre gemme sviluppate e ben formate.
Dalle diverse metodologie di potatura si ottengono numerose forme di allevamento che variano a seconda del numero, delle dimensioni e del portamento dei tralci e, quindi, delle gemme.
Si parla di potatura:
- Corta quando sul tralcio vengono lasciate solo 2-3 gemme (sperone)
- Lunga se il tralcio mantiene circa una decina di gemme
- Mista allorché sulla stessa pianta vengono lasciati tralci potati corti e lunghi
Quali sono le curiosità sulla potatura secca?
Il pianto della vite è il segnale che indica la fine del periodo opportuno per effettuare la potatura secca. Il momento dal quale le porzioni della pianta non possono essere più tagliate perché la pianta ne soffre e, di conseguenza, piange!
Fisiologicamente, infatti, il risveglio primaverile è caratterizzato da una reidratazione della pianta che assorbe acqua dalle radici e mobilizza le sostanze di riserva contenute nel ceppo traslocandole nei vari organi.
I vecchi contadini erano consapevoli dell’importanza della potatura in maniera empirica perché ne sperimentavano le conseguenze negative direttamente, o forse erano solo attenti a non fare male alla vite, a non farla “piangere”, e per questo evitavano di tagliare dopo che si era risvegliata.
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