Arboreo:
L’eucalipto è un genere di alberi e cespugli appartenente alla famiglia delle Myrtaceae. Sono gli alberi più diffusi in Australia. Esistono più di 700 specie di eucalipti di cui la quasi totalità è originaria dell’ Australia. Si trovano però alcune specie anche in Nuova Guinea , Indonesia e Filippine. Attualmente molte di queste sono coltivate a scopo ornamentale o produttivo nelle zone temperate del continente americano, dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa. Si sono molto diffuse solo in queste zone perché la maggior parte di loro non è rustica. L’eucalipto in realtà è solo uno di tre generi molto simili e vicini che spesso vengono confusi. Gli altri si chiamano Corymbia e Angophora alcuni di questi vengono soprannominati “alberi della gomma” a causa del lattice che fuoriesce se viene incisa la loro corteccia. Il nome eucalipto deriva dal greco e significa “ben nascosto” con riferimento al fatto che i petali inizialmente nascondono il centro del fiore.
Originario della Tasmania, è un albero che può raggiungere 25 m, ma può essere coltivato anche come splendido arbusto mantenendo le dimensioni a circa due metri con opportune potature. Come albero fornisce una leggera ombra, adatta per proteggere esemplari boschivi sistemati ai suoi piedi, la forma arbustiva viene potata annualmente e conserva le foglie tondeggianti di colere grigio-azzurro utilizzate nelle composizioni floreali.Il genere eucalyptus comprende circa settecento specie di alberi ed arbusti sempreverdi, tutti originari del continente Australiano;
Eucalyptus gunnii è un albero di media grandezza, sempreverde, che in natura può raggiungere i 25-30 metri di altezza, ma si mantiene di dimensioni più modeste nei giardini Europei. Ha tronco eretto, ben robusto, con corteccia grigia, che tende a rompersi in rosse scaglie con l’età della pianta; la chioma è ovale, non eccessivamente ampia; si tratta di una pianta molto vigorosa, che può svilupparsi anche di un metro ogni anno, ma può essere mantenuta compatta con frequenti potature.
Il fogliame giovane è ovale, verde azzurrato, diviene lanceolato con l’età della pianta, di colore verde scuro; le piante potate fino ad ottenere grandi arbusti tendono a mantenere la forma giovanile delle foglie. In estate produce piccoli fiori a pompon, di colore bianco o verdastro, seguiti da piccoli frutti tondeggianti, contenenti i semi.
Il fogliame dell’eucalipto contiene un olio essenziale molto aromatico, utilizzato in erboristeria ed anche dall’industria farmaceutica; questi alberi sono conosciuti come alberi della gomma, a causa della linfa che scorre copiosa da ogni taglio fatto nella corteccia. In Italia si coltivano anche altre specie di Eucalipto, come Eucalyptus coccifera, dalla corteccia marrone chiaro, liscia; Eucalyptus globulus, con vistosi boccioli semilegnosi, e fogliame quasi blu-azzurro; Eucalyptus cinerea. In alcune parti d’Italia, come ad esempio in Liguria, gli eucalipti vengono coltivati per ottenere fronde destinate al mercato dei fiori recisi. Possono venire potati anche moto severamente, per mantenere la pianta di dimensioni compatte o per rimuovere parti danneggiate; l’eucalipto tende a svilupparsi senza problemi anche e potato alla base.
Potatura Eucalipto: I nostri servizi in Tree Climbing
Per dare la forma desiderata alla pianta, bisogna potarla nella tarda primavera; quando i germogli raggiungono circa i trenta centimetri, se ne sceglie uno che diventerà il fusto dell’albero, si eliminano tutti gli altri e si lega ad un tutore quello prescelto per mantenerlo ben diritto.
Se si desidera un portamento arbustivo, ogni anno a primavera inoltrata si potano tutti i germogli a circa cinque-quindici centimetri dalla base.
Parassiti e Malattie: Endoterapia: che cos’è e perché è importante?
Psilla dell’Eucalipto:
Si tratta di un insetto emittero-omottero. L’adulto è lungo 2-3 mm ed è di colore verdognolo con macchie arancioni. Le ninfe presentano dimensioni superiori ai 2 mm e si caratterizzano per il fatto di rifugiarsi sotto a delle protezioni, a forma di conchiglia, di colore bianco e dalla consistenza filamentosa, di circa 3 mm, fabbricate a base di zuccheri, e che la gente confonde facilmente con le cocciniglie. Le uova hanno dimensioni inferiori a 1 mm, sono di colore giallognolo e sono disposte individualmente o in gruppi. Possono compiere diverse generazioni all’anno.Le foglie vengono infestate dalle conchiglie biancastre in cui si rifugiano le ninfe, riempiendo di queste conchiglie tutte le zone circostanti dell’albero quando si staccano dalle foglie. Provoca anche un indebolimento della pianta, dato dalla suzione di linfa realizzata dalle ninfe. In caso di forti attacchi, può verificarsi una clorosi severa, il disseccamento e la caduta prematura delle foglie.
Come accade con le infestazioni da pidocchi o cocciniglia, questa psilla produce un’ingente secrezione di melata e provoca i rispettivi danni collaterali, come la comparsa di morfea o disagi di tipo ornamentale. Effettuare un trattamento con Endoterapia in via preventiva per evitare l’insorgere di problemi. Generalmente si consiglia di effettuare il trattamento preventivo alla fine della primavera, quando si rilevano le prime infestazioni.
Ophelimus maskelli:
Ophelimus maskelli è una specie che causa gravi danni all’eucalipto in Nuova Zelanda, Iran, Marocco, Italia, Kenya e Uganda. Il suo ciclo di vita è stato studiato in varie occasioni. Viene mostrato nella letteratura che gli adulti depongono le uova nei rami terminali, all’inserzione del picciolo, sulle foglie o sulla lamina sottostante l’epidermide. Le uova si presentano tondeggianti, bianche e semitrasparenti. Le larve sono piccole, bianche e senza appendici; si trovano come pupe all’interno delle galle. Quando le uova sono depositate sulla superficie fogliare le galle risultano svilupparsi separatamente le une dalle altre. La defogliazione e il disseccamento dei rami terminali sono i primi danni che compaiono sulle piante. Lo sfruttamento dei tessuti fotosintetici da parte del parassita induce il riorientamento dei materiali nutritivi da processi normali di crescita verso la formazione di galle. Endoterapia
Esposizione:
Per ottenere una pianta sana è ben vigorosa è bene porre a dimora l’eucalipto in luogo soleggiato ed al riparo dal vento. Eucalyptus gunnii non teme il freddo, ma parte della chioma può venire rovinato da venti invernali moto intensi; fortunatamente gran parte degli eucalipti tendono ad autoriparare i danneggiamenti da freddo, producendo nuove foglie, con l’arrivo della primavera, anche a partire dal legno maturo. Ci sono molte specie di eucalipto che sopportano gelate anche intense, per periodi abbastanza prolungati di tempo. Sopportano senza problemi anche l’inquinamento ed il vento salmastro delle coste. Esige il pieno sole.
Radici:
Ha radici poco profonde, che possono essere facilmente danneggiate durante le lavorazioni. Queste piante possono avere radici molto profonde, che raggiungono anche i 2,5 metri.
Un’altra loro caratteristica interessante è la presenza di organi di accumulo all’altezza del colletto. Questi permettono alla pianta di superare lunghi periodi di siccità e di gettare nuovi rami dopo che un incendio ha distrutto la parte aerea. Solo grazie a questa caratteristica riesce a sopravvivere in alcune zone estreme dell’Australia.
Clima:
Preferisce un clima temperato; nelle regioni più fredde è opportuno pacciamare in inverno la base della pianta e ripararla dal vento
Corteccia:
L’aspetto della corteccia degli eucalipti varia con l’avanzare dell’età. Tutti gli anni gli eucalipti creano un nuovo strato di corteccia. Questo contribuisce ad allargare molto il diametro del loro tronco. Alcune specie particolari, però, perdono lo strato superficiale di corteccia ogni anno e di solito cade in strisce o in pezzetti.
Rusticità:
La maggior parte degli eucalipti non sopporta il freddo o al massimo è capace di sopportare leggere gelate (non al di sotto di -5°C). I più tolleranti sono i cosiddetti “gomma da neve” come l’Eucaliptus pauciflora , in grado di sopportare anche i -20° C. Addirittura due sottospecie (niphophila e debeuzevillei) sono ancora più rustiche e capaci di sopportare temperature rigidissime. Alcuni ibridi rustici provengono anche dalla Tasmania: Eucalyptus coccifera, Eucalyptus subcrenulata e Eucalyptus gunnii. Sono stati quindi usati per produrre cultivar ornamentali molto resistenti al freddo per le zone non temperate.
Curiosità:
L’Eucalyptus deglupta, meglio conosciuto come Eucalipto Arcobaleno, è un bellissimo albero originario delle Filippine, dell’Indonesia e della Papua Nuova Guinea. È l’unico tipo di eucalipto a vivere nella foresta pluviale ed è tra le quattro specie di eucalipto che non si possono trovare in Australia si presenta con un tronco molto alto, che può raggiungere i 76 metri, ed una corteccia multicolore che non passa inosservata. Durante tutto l’anno, l’eucalipto arcobaleno perde sezioni di corteccia, in momenti differenti, che rivelano una corteccia interna verde brillante, che con il passare del tempo diventa blu, viola, rosso, arancione e infine marrone.
Queste variazioni di colore creano l’effetto arcobaleno che lo rende un albero davvero spettacolare.